Dar Al Consul
Gerusalemme, Città Vecchia
La Custodia di Terra Santa in collaborazione con UN-Habitat e con fondi propri e dell’Unione Europea ha promosso il progetto di restauro e recupero nel complesso di Dar al Consul, che è una delle proprietà della Custodia nella Città Vecchia di Gerusalemme. Tale complesso è costituito da 40 abitazioni e da un piano seminterrato adibito – all’inizio dei lavori – a deposito, chiuso al piano strada. Il progetto ha previsto il restauro delle abitazioni per migliorare le condizioni di vita della comunità locale, la riqualificazione degli spazi aperti tra le case e la rifunzionalizzazione del piano interrato come spazio pubblico.
Il complesso edilizio si estende su circa 2.400 mq suddivisi in 6 edifici, delimitati da Khan El Zeit Street, dove si trovano i negozi del Souk di Gerusalemme, e da El Tikkyeh Street, dove si trovano gli ingressi. L’altezza degli edifici è variabile e raggiunge un massimo di circa 15 m dal piano strada, con 3 piani oltre al piano seminterrato.
Parallelamente agli obiettivi prefissati del progetto, la Custodia ha richiesto uno studio approfondito per la comprensione del comportamento strutturale dell’ambiente costruito al fine di coniugare i necessari interventi di risanamento con le necessarie azioni di consolidamento strutturale.
È stato previsto un progetto strutturale per irrobustire i pilastri maggiormente caricati, sottoposti a valori di compressione eccessivi rispetto alla reale capacità muraria. Interventi come il “confinamento” o la “cucitura” sono stati progettati ed applicati – unitamente agli interventi complessivi di iniezioni di malta di calce idraulica e ristilature profonde – per conferire una maggiore robustezza a tali strutture, aumentandone di conseguenza le condizioni di “sicurezza”.
Una parte rilevante delle attività infine corrispondeva agli scavi nel terreno sotterraneo, che, fase dopo fase, hanno dato la possibilità di raggiungere livelli inferiori e ritrovare strutture sepolte, anche con rilevanti reperti storici e archeologici (tombe, botteghe di epoca romana). Dal punto di vista ingegneristico, è stata una sfida sostenere le sovrastrutture con condizioni del terreno incerte, data la difficile esecuzione delle indagini geotecniche, la diffusa presenza di cisterne nel substrato roccioso e la caotica stratificazione degli strati storici della Gerusalemme sotterranea.
Affidamento: 2015
Completamento: In corso
Committente: Custodia Terrae Sanctae, UN-Habitat
Incarico: Progetto esecutivo delle strutture, Direzione Lavori